lunedì 14 luglio 2008

Giu dal podio europeo



Non accadeva dal 1993 che il setterosa non salisse sul podio europeo. Sabato sera si è ripetuto l'evento al cospetto di un Ungheria brava ad approfittare del black out subito dalle italiane nel 4 tempo. La nazionale di Maugeri, pur macchinosa in attacco, conduce la gara per quasi 3 tempi, portandosi addirittura in vantaggio per 5-3. Casanova viene spinta dalle avversarie a marcare il centroboa ed è costretta ad uscire per 3 falli all'inizio dell'ultimo periodo e la squadra italiana successivamente comincia a sbagliare molto e concede alle ungheresi un break di 4-0, che fissa il risultato sul 9-6 per le magiare,dopo l'illusorio nuovo vantaggio azzurro del 6-5.
Le manovre di attacco risultano ancora lente e prevedibili e se anche la difesa comincia a scricchiolare, un epilogo simile è inevitabile, contro avversarie come le eterne rivali ungheresi. C'è l'attenuante della preparazione mirata alle olimpiadi e speriamo di ritrovare almeno la grinta e la compattezza di un gruppo che ci ha fatto sognare per molti anni. Le sconfitte insegnano molto e credo che questa squadra abbia la capacità di imparare dai propri errori e sfruttare la rabbia e la delusione di questa manifestazione per lottare fino all'ultima palla e conquiatare una medaglia olimpica, ma occorre a mio avviso anche un approccio mentale diverso. Un plauso particolare va fatto ad Elena Gigli, che ha dimostrato tutto il suo valore evitando passivi molto più pesanti, e ad Elisa Casanova, che ha cercato in tutti i modi di supplire alle carenze della manovra collettiva. Per il futuro, spero che la nostra pallanuoto valorizzi meglio i settori giovanili per permettere al setterosa un ricambio generazionale all'altezza, in modo da poter ancora garantire un alto livello di competitività.
FORZA RAGAZZE
Nella finale per la medaglia d'oro, la Russia si conferma campione d'Europa battendo la Spagna 9-7 in una partita che la squadra di Kleimenov ha dominato per tre tempi, ma le padrone di casa hanno tentato una reazione ed ottengono comunque il miglior piazzamento della loro storia, aumentando i rimpianti per non essersi qualificate alle olimpiadi.

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