venerdì 29 luglio 2022

Ci siamo quasi

 Nella settimana dal 19 al 25 giugno 2022, sono andato ad assistere alla prima fase dei mondiali di Pallanuoto a Budapest. Come sapete io cerco di organizzarmi prima possibile. Ho comprato online i biglietti, senza cercare aiuto da conoscenti ungheresi, visto il rifiuto che avevo subito in occasione degli europei del 2014. Pensavo di poter andare in macchina con mio padre, come uno degli ultimi viaggi  che potevo fare, vista la sua età. Ho dovuto cambiare i miei programmi, perchè mio padre ha dovuto operarsi alla cataratta ed aveva iniziato a vedere peggio anche dall'altro occhio. Dopo una lunga attesa dalle visite preliminari, l'operazione è stata fissata il 15 giugno e così ho dovuto trovare un altro mezzo di trasporto.

Ho scelto Budapest, perchè conoscevo già la città e la piscina era quella dell'ìsola Margherita che mi piaceva molto come posizione. Non pensavo di trovare un clima così torrido e mi sono fatto coraggio partendo sabato 18 giugno con un  pullman Flixbus senza cambio e sono arrivato la mattina alle 7.30. Ho trovato l'albergo con qualche difficoltà perchè c'erano dei lavori che hanno fatto cambiare il percorso del bus che avevo studiato. 

Il giorno successivo c'era la prima partita del girone eliminatorio,  il setterosa doveva giocare contro il Canada e come al solito io non ero molto ottimista. Era anche il giorno del mio compleanno e la partita sembrava la classica prima partita di una competizione, con la squadra molto contratta impaurita e incapace di superare la gabbia difensiva messa a punto dalle canadesi. La partita è finita in pareggio 7-7 con tanti rimpianti.

Qauesta prestazione non mi aveva lasciato molte speranze, per la partita successiva che era la più importante del girone; mercoledì 22 giugno le ragazze hanno affrontato le padrone di casa ungheresi, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Devo dire che il gruppo di italiani presenti si è fatto sentire e si è fatto valere e le ragazze ci hanno ripagato di tanti sacrifici, giocando una partita molto attenta e concreta e portanto a casa una vittoria importantissima per 10-9. 

Questa vittoria, insieme a quella scontata di venerdì 24 giugno contro la Colombia, ha proiettato le ragazze di Silipo direttamente ai quarti di finale, passando come prima classificata del suo raggruppamento.  A questo punto ho deciso di tornare a casa prima e ho preso un aereo, spendendo un po' troppo e facendo uno scalo rocambolesco a Vienna, dove per mancanza di tempo di coincidenza tra i due voli, sono stato imbarcato sul volo per Firenze, accompagnato direttamente alla scaletta dell'aereo con un veicolo immediatamente dopo essere sceso dal volo proveniente da Budapest. 

Io sono stato imbarcato ma la mia valigia no, quindi la mattina dopo sono tornato a Peretola a prenderla e ci ho messo più di due ore per trovarla.

Ci siamo quasi, significa che il setterosa è quasi tornato ai livelli di qualche anno fa, perchè in questa manifestazione è tornato tra le prime quattro formazioni del mondo, cosa che non succedeva da Kazan 2015. Il quarto di finale con la Francia, pur con un risultato largamente positivo 17-7 aveva evidenziato qualche difficoltà realizzativa e di tenuta mentale, che si è drammaticamente confermata nella semifinale contro gli Stati Uniti. Pur essendo una partita difficilissima, pensavo che le ragazze riuscissero almeno a giocarla, a reggere per qualche tempo, invece sono state subito travolte dallo strapotere della nazionale americana. 

Ho sperato che questo schiaffo avesse dato la cattiveria agonistica giusta alle ragazze per riportare una medaglia di Bronzo in Italia, proprio come 7 anni fa. Invece si è ripetuta la maledizione di quella vasca, e come era successo agli europei 2014, l'Olanda ci ha negato la gioia del podio. Nel 2014 la colpa è stata di una disattenzione che ha prodotto un rigore a favore delle nostre avversarie, vero Teresa?

mentre questa volta è stata tutta la squadra che da metà gara, quando era in vantaggio per 4-1 è crollata e ha subito 6 goal consecutivi, pur creando le occasioni per tornare in partita. Il match è finito 7-5 per le Orange, con tanti rimpianti per il setterosa e la consapevolezza che continuando a lavorare e migliorare, si possa arrivare a medaglia agli europei di Spalato a fine agosto. 

Guardandole da casa mi sono chiesto se il crollo è stato mentale oltre che fisico, perchè non mi capacito come si possa creare cosi tanto e non segnare per quasi due tempi, sbagliando anche molte superiorità numeriche.


venerdì 29 gennaio 2021

Addio Olimpiade

 La scorsa settimana  (19-24 gennaio 2021) si è svolto a Trieste a porte chiuse il torneo di qualificazione Olimpica di pallanuoto femminile che assegnava gli ultimi due pass olimpici per Tokyo 2021. 

Alla piscina Bruno Bianchi, si sono ritrovate otto squadre divise in due gironi per la fase preliminare. Nel girone A erano inserite Italia Olanda Francia e Slovacchia, mentre nel girone B c'erano Ungheria Grecia Israele e Kazahstan. Per la prima volta nella storia delle qualificazioni olimpiche, questo torneo assegnava solo due posti, perchè il Sudafrica ha accettato di  giocare l'olimpiade e per l'Asia si sono qualificate la Cina come vincitrice del torneo asiatico e il Giappone come paese ospitante i giochi olimpici. Le altre novità erano l'ampliamento delle squadre partecipanti da 8 a 10 e l'assegnazione dei pass olimpici alle vincitrici della World League 2019, dei mondiali 2019 e degli europei 2020. Solo nel primo caso l'Italia ha avuto l'occasione di staccare il biglietto per Tokyo ma ha ceduto in finale di World League agli Stati Uniti, avendo la palla per pareggiare la partita e costringere le avversarie ai rigori.

Dopo aver fallito questa opportunità, le azzurre non hanno più avuto modo di giocarsi la qualificazione perchè non hano ottenuto i piazzamenti richiesti nelle altre competizioni. Dai mondiali coreani si è qualificata la Spagna, finalista della manifestazione sconfitta dagli Stati Uniti che però si erano già qualificati grazie alla World League; dagli Europei di Budapest si è qualificata la Russia, anch'essa finalista ma sconfitta dalla gia qualificata Spagna. Italia Ungheria Olanda e Grecia si sono dovute giocare gli ultimi due posti rimasti, nel torneo di Trieste. Considerando i risultati sportivi delle nazionali partecipanti, potremmo dire che l'epilogo della manifestazione rispetta i reali valori in campo espressi nel cammino che ha portato a questo appuntamento. La nazionale italiana era consapevole di non avere i favori del pronostico pur essendo la nazione ospitante, ma quello che è accaduto durante il torneo lascia l'amaro in bocca. Dopo la partita ricca di rimpianti e di " vorrei ma non posso" giocata contro le Olandesi nel girone preliminare e pareggiata 7-7, ho guardato la replica della partita tra Ungheria e Grecia, dopo aver letto il risultato a favore delle elleniche che per me aveva dell'incredibile. In effetti è stato evidente che le magiare non hanno giocato al massimo delle loro possibilità e cosi la Grecia le ha battute e ha agevolmente vinto il girone B. Un altra stranezza è stato il comportamento della nazionale Olandese nella partita contro la Francia, dove ho avuto l'impressione che le Orange avessero tirato il  freno a mano  per non fare troppi gol alla Francia e rischiare cosi di vincere il girone A. 

Questo comportamento mi ha subito fatto pensare che le due nazionali avessero deciso di non incrociarsi nella semifinale che sarebbe valsa la qualificazione olimpica, per non rischiare di rimanere fuori dai giochi. Considerando che la nazionale italiana giocava per ultima in ordine di tempo, la partita conclusiva del girone preliminare contro la Slovacchia, avrebbe potuto rovinare questo accordo non vincendo ed arrivando così seconda nel proprio raggruppamento. Sono felice che abbiano giocato onestamente e abbiano affrontato le magiare nella semifinale, ma dopo due tempi la partita era già segnata e si è conclusa con una sconfitta per 10-13 che, dopo 20 anni, ha  escluso le vicecampionesse in carica, dalle olimpiadi di Tokyo.

Sono molto dispiaciuto per non essere potuto andare a sostenerle a causa della pandemia (prima volta dalle qualificazioni alle olimpiadi del 2004) e mi chiedo se non sia  il caso di fare una seria riflessione sullo stato del movimento pallanuotistico femminile italiano, che è alle prese con un difficile ricambio generazionale econ una programmazione resa difficilissima dalla pandemia ma molto caotica anche prima. Auguro al setterosa e a tutta la pallanuoto femminile italiana di ritornare presto ai livelli di qualche anno fa.

 


martedì 4 aprile 2017

Le canzoni dell'amicizia

Ho deciso di unire le altre due canzoni che mi ha fatto cantare Martina perché hanno il tema dell'amicizia in comune. Il 25 febbraio 2017 nel ristorante il Brigantino di Fusignano, Martina mi ha fatto cantare insieme a lei le Cose che vivi di Laura Pausini. Non penso che riuscirà mai ad essermi amica nel modo in cui canta Laura, perché la differenza di età è troppa e le nostre visioni del mondo sono molto diverse. Ho voluto cantare quella canzone perché dopo la chiamata a sorpresa, volevo farle capire che quella è il tipo di amicizia che io ho e avrò per lei e se vorrà ricambiare sarò molto felice.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la gioia con cui ho potuto cantare, per la prima volta senza la paura di essere giudicato, né quella di essere inopportuno come nel caso della canzone modificata della volta precedente. Sono stato rincuorato ancora di più perché ci siamo guardati per lunghi tratti della canzone e ho visto che era contenta anche lei di cantare con me. Nonostante la difficoltà nel sentire la mia voce, credo di aver cantato decentemente, perché qualcuno ha applaudito e Martina mi ha detto che sono abbastanza bravo. Molti sanno quanto mi costa ogni volta mettermi davanti a quel microfono, ma in questo caso era importante che passasse il messaggio di quella canzone, anche se quel tipo di amicizia è molto difficile da raggiungere.
Sabato 11 marzo 2017 non ho cantato ma Martina ha esaudito un mio desiderio. Mi ha accolto dicendomi che in quella serata non avrebbe cantato canzoni di Laura perché gliele avevano tolte dalla scaletta e questa era sicuramente una brutta notizia; pur essendo molto impaurito da una possibile risposta negativa, le ho chiesto se poteva cantare almeno "invece no" da poter dedicare a Lucy che in quel giorno avrebbe compiuto 55 anni. Fortunatamente ha accolto la mia richiesta e l'ha cantata con molta determinazione ed intensità, tanto che nel riprendere la sua esibizione mi tremavano le mani. Alla fine della canzone è venuta verso il mio tavolo e mi ha abbracciato e io l'ho ringraziata, ma ero molto emozionato e quasi non riuscivo a parlare. Quella canzone mi fa sempre piangere, ma sentirla in quella serata è stato veramente bello.
Sabato 1 aprile 2017 non pensavo neanche di riuscire ad andare a sentire Martina, perché precedentemente sono andato alla Libreria Feltrinelli di Firenze per farmi firmare il nuovo cd a Paola Turci. Con mia grande sorpresa, mio padre ha accettato di accompagnarmi a sentirla a Imola. Non pensavo di cantare ma il padre di Martina mi ha chiesto se volevo cantare qualcosa, così ho deciso di provare "un amico è così". L'ho fatto perché me lo aveva chiesto proprio lui, e gli volevo far capire bene quale fosse il legame che vorrei avere con sua figlia.  Mi ha chiesto in quale tonalità la volevo cantare, ma sinceramente non potevo pensare a questo in un momento emozionante come quello e con la paura che ho sempre di cantare male. La cosa che mi è piaciuta meno è che Martina non sembrava tanto contenta di cantare con me, ma il suo aiuto è stato fondamentale perché per me quella è una canzone molto significativa e credo fermamente nel tipo di amicizia che quel testo descrive.
Dopo la canzone Martina mi ha detto che ero stato bravo che era contenta che fossi andato a sentirla e che avevo fatto bene ad andare ad incontrare Paola Turci perché la ritiene una bravissima cantante. Manca la risposta alla domanda che le avevo posto, ma prima di fargliela di nuovo aspetterò qualche giorno.
Ci ha messo più di quello che pensavo, ma almeno a parole ha soddisfatto le mie aspettative. Vediamo cosa succederà alla prossima occasione

sabato 11 febbraio 2017

La prima canzone 3 febbraio 2017

Per fortuna quella non è stata l unica volta che mi ha permesso di cantare. Nella serata del 3 febbraio ho preso alla lettera l invito del padre di Martina cercando di ricordarmi la canzone che avevo preparato più di un anno fa. L ho fatto perché mi aveva appena dedicato una canzone di Laura e volevo finalmente ricambiare il favore. Visto che lei adora esprimersi con le citazioni delle canzoni ho deciso di dedicarle una poesia anche per te, con alcune modifiche al testo per adattarla a lei. Mi ha chiesto in quale tonalità ma il mio problema era solo capire se mi sarebbe uscita qualche parola. Ho sbagliato molto ma spero che il messaggio sia passato e che i complimenti che mi ha fatto dopo siano stati sinceri. Il giorno dopo durante un altra serata, suo padre mi ha chiesto se in assenza di te mi toccasse il cuore e alla mia risposta affermativa ha precisato che era dedicata all`assenza di qualcun altro. Spero di non dovermi giustificare e che non abbia preso la mia dedica della sera prima come una dichiarazione di amore per la figlia. Meno male che prima di cena ho avuto la prima vera conversazione con una sua amica, che canta anche lei molto bene. Abbiamo parlato della sua gattina che era appena morta e mi ha fatto ripensare al mio ormai morto nel 2003. Sono state serate molto emozionanti grazie ai miei genitori che mi hanno accompagnato dopo alcune settimane che avevo influenza

mercoledì 30 novembre 2016

Le prime o le uniche?

Sabato 19 movembre Martina mi ha invitato alla sua serata canora in un ristorante vicino Imola. Grazie al buon cuore di mio padre ci sono potuto andare r ho avuto una bella accoglienza anche dalla famiglia di Martina che spero abbia capito che io sono una persona sincera e sensibile e che tengo molto alla loro amicizia. Devo ancora capire se le dediche che ci fanno sulle canzoni sono un idea di Martina o del padre ma mi fa molto piacere e finalmente anche lei si è espressa dicendo che le fa piacere che partecipi alle sue serate. Non lo aveva mai detto apertamente per quasi 5 anni che la conosco, grazie alla nostra comune passione per Laura Pausini. A molti questo può sembrare stupido ma sentirselo dire dopo che uno lo ha chiesto per anni e ha creduto di dare sempre fastidio è una bella cosa.
Dopo averci dedicato ho creduto a me di Laura, suo padre mi chiede se avevo voglia di fare una canzone di Laura con Martina. Era piu di un anno che avevo chiesto a Martina di invitarmi a cantare perche da solo non avrei mai avuto il coraggio e ora che fa? me lo chiede il padre? Da persona ansiosa come sono, mi sono chiesto cosa c'era dietro a questa richiesta e se veramente a Martina facesse piacere cantare con me. Abbiamo cantato La solitudine perchè è una delle canzoni che io so a memoria. In realtà avrei voluto cantare una poesia anche per te, ma l'aveva gia cantata nella serata: Martina sa benissimo che avrei voluto cantare quella, perchè le ho mandato un video anni fa, dove gliela dedicavo con alcune modifiche al testo che la rendevano adatta ad essere cantata a lei. Ho sempre sentito che per quanto riguarda l'autostima avesse bisogno di una spinta, e ora sono felice che un nuovo ragazzo abbia apprezzato la persona che realmente è e non quella che mostra. A volte mi fa arrabbiare perchè si butta giu e dice che non è capace in quello che fa. Questo è evidentemente falso perchè altrimenti non reggerebbe una serata da sola come fa di solito e non tirerebbe fuori la grinta che mostra ogni volta. Non mi ha ancora detto se le sono piaciuto a cantare o se ho fatto ridere, ma sicuramente ce l'ho messa tutta e ho vinto la mia emozione che era fortissima. Spero che mi dia la possibilità di cantare un altra volta ma in quel caso le farò una sorpresa e trasformerò in duetto un altra canzone belllissima di Laura su cui mi sto esercitando. Spero che col ragazzo che ha da pochi giorni si trovi bene e che non diminuisca la sua attività di cantante perchè con quella voce è capace di dare molta serenità ed emozionare.
In quella serata il padre mi ha chiesto notizie su dove fosse Pescia perchè dovevano andarci a fare un concorso la settimana successiva. Mi sono molto meravigliato perchè so che Marty è molto restia a dirmi dei concorsi e quando il 25 sera mi sono presentato al teatro sembrava molto sorpresa. Mi chiedo se veramente volesse che io ci andassi o se me lo avesse detto proprio per vedere la mia reazione.  Con mia grande sorpresa, prima di cantare per la sua semifinale, mi ha detto che la mia presenza le fa abbassare l'ansia perchè trova una persona di riferimento che assiste alle sue serate. Dopo questi discorsi perchè ignora i miei messaggi di incoraggiamento del giorno dopo ed i miei complimenti per il premio che le hanno assegnato come miglior interprete? Mi ha risposto il giorno successivo ringraziandomi ma cosa pensa esattamente? Io ero molto felice di aver condiviso l'esperienza della semifinale e di aver saputo che nonostante non sia passata alla finale, aveva ricevuto un premio per la sua interpretazione della canzone. Il giorno della finale non sono potuto andare a sentirla cantare alla premiazione, ma la cosa che mi ha fatto più male è che non so se ha gradito i miei messaggi di incoraggiamento coi quali le spiegavo esattamente quello che aveva significato per me essere lì quella sera.
A questo punto ecco spiegato il motivo del titolo di questo post, perchè mi chiedo quelle saranno le prime di tante volte che mi coinvolgerà o resteranno un contentino che mi ha dato? Lo scoprirò solo vivendo