mercoledì 23 giugno 2010

Fine di un sogno

Carissime ragazze, dopo l'incredibile sconfitta in gara 5 della finale scudetto per 10-9 purtroppo non rivedrò più la mia squadra riunita. Per quanto riguarda la partita devo segnalare i 5 minuti di follia finale sia arbitrale che della squadra toscana. Dopo lo splendido 9-6 di Elisa Casanova, la luce si è spenta in casa biancazzurra, che ha sbagliato 4 superiorità numeriche consecutive, dopo essersi vista negare un rigore sacrosanto su Casanova stessa. Le espulsioni definitive di Dravucz e Abbate, anche abbastanza sospette, hanno avuto un impatto psicologico devastante sulla squadra e hanno squilibrato la difesa gigliata che ha dovuto soccombere ai due Jolly trovati da Garibotti e ai due rigori trasformati da Miceli, di cui uno abbastanza inventato dalla coppia arbitrale. Orizzonte che non muore mai e porta a casa uno scudetto immeritato, con una caduta di stile di capitan Miceli ai microfoni di Raisport. Sulla squadra catanese non è stato gettato fango, qualcuno ha solo puntualizzato le decisioni illogiche degli organi giudicanti e gli evidenti aiuti dati alla squadra etnea in questi anni. La Fiorentina non è esente da colpe, perchè con Dravucz e Abbate con due falli, poteva farle uscire e rientrare nei momenti decisivi, soprattutto dopo il 9-6. Nel finale non ho visto i famosi occhi di tigre di una squadra che, dopo i torti arbitrali subiti è apparsa spenta e con poche idee, facilitando la rimonta catanese. Sicuramente Gomez, appena riabilitato dopo una squalifica, non doveva essere assegnato ad una partita così importante, ma non era l'ora di cercare alibi. Io sono sempre stato con loro in tutte le situazioni e capisco benissimo lo stato d'animo di una squadra che aveva i modi ed i mezzi per riportare a Firenze lo scudetto. Ci sono stati diversi orrori arbitrali, ma anche errori nelle manovre gigliate che non hanno permesso a Lavorini e compagne di chiudere prima la partita ed evitare che l'evidente follia finale degli arbitri potesse compromettere la conquista di un titolo che avrebbero strameritato.

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