martedì 4 novembre 2008

RIFLESSIONI SULL’AMICIZIA

Io ho sempre avuto problemi nel creare e mantenere amicizie. Il rimprovero più frequente che mi è stato fatto è quello di non saperle coltivare. La cosa che invece odio di più è il fatto di non aver quasi mai avuto un amico vero. Quando una persona chiama un altro amico, dovrebbe sapere che questa definizione implica dei comportamenti che rispondano anche ad una definizione minima della parola. Gli amici ci sono nei momenti di difficoltà, non chiedono molte spiegazioni ma ti aiutano e soprattutto non agiscono per tornaconto. Io ho incontrato troppe persone che hanno finto di essermi amici e quando l'ho fatto notare sono ovviamente caduti dalle nuvole. Io comprendo molto bene che la vita di oggi è frenetica e non c'è mai tempo di fare niente, ma almeno quando un amico chiede un favore, dovrebbero cercare di aiutarti. Io sono anche un ingenuo nel credere che certe persone possano cambiare e dare finalmente significato alla parola amico, ma il mio cuore è sempre ottimista e crede che il mondo possa diventare migliore. Io ho cercato di spiegare le mie ragioni,ma molte persone non hanno voluto ascoltarmi né dedicarmi un po' del loro tempo prezioso. C'è chi dice che io mi lamento per niente, chi dice che l'amicizia è salda ma non fa niente per coltivarla, chi ti promette un contatto e poi se ne frega. Io non pretendo l'amicizia forzata ma almeno la chiarezza da parte del mio interlocutore. Questi atteggiamenti mi fanno pensare che molte persone non hanno il coraggio di chiarire la loro posizione, perché non possiedono validi argomenti per sostenerla e dovrebbero farmi scoprire che effettivamente di me non interessa niente. Ho sempre cercato di lottare per le persone a cui tengo, perdonando molti atteggiamenti ostili, ma non è giusto che sia sempre io a dovermi adattare. Questo modo di comportarsi mi fa pensare che io servo a loro in quanto utile per fare qualcosa , ma non sono considerato niente come persona. Poi c'è un'altra categoria di persone che appaiono in un modo, ma quando vengono pressati rivelano la loro vera natura che è completamente diversa da quella mostrata in apparenza. Questo tipo di persone è anche quello che più difficilmente scava nell'intimità della persona che ha davanti per cercare di capire alcuni comportamenti che in situazioni normali non sarebbero logici. Da qualche tempo mi sono stufato di cercare di capire, vorrei che le persone con cui ho a che fare mi parlassero chiaramente, perché questo atteggiamento di non dire per non ferire fa più male della sincerità assoluta, cosa che io cerco sempre di attuare, rischiando anche di non essere capito.

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